Minne di Sant'Agata, la ricetta originale delle "cassatelle" siciliane
Vai al contenuto

Non sei iscritto?

--Oppure--

Accedi

Dolci e Dessert
0/5 (0 Recensioni)

Minne di Sant’Agata, un dolce siciliano davvero strepitoso

  • media
  • 12
  • 60 min
  • 20 min
Minne di Sant'Agata

Ingredienti

  • 1 uovo
  • 75 g di zucchero
  • 40 g di farina
  • 1/2 arancia
  • 260 g di ricotta di pecora
  • 50 g di gocce di cioccolato
  • 30 g di canditi
  • 300 g di pasta reale verde
  • 250 g di zucchero a velo
  • 30 g di acqua
  • 6 ciliegie candite
  • 12 cucchiai di limoncello
  • 6 ciliegie candite

Le minne di sant’Agata sono un dolce siciliano preparato in occasione della festa patronale della città di Catania. Ecco la ricetta.

La storia che c’è dietro le minne di Sant’Agata, note in Sicilia come minnuzza di Vìrgini (seni della vergine) è davvero particolare. Si narra infatti che alla giovane Agata vennero amputati i seni dopo essersi negata alle pretese del conte romano Quinziano, d’istanza in Sicilia. Divenuta poi santa e patrona della città di Catania, le venne dedicato questo dolce. Le minne di Sant’Agata andrebbero mangiate in numero pari, proprio come i seni della donna.

Note anche come cassatelle di Sant’Agata per via della somiglianza con l’altro celebre dolce siciliano, si compongono da una cupola di pasta reale farcita con crema di ricotta, gocce di cioccolato e canditi e da una base di pan di Spagna. Vengono poi glassate e decorate con mezza ciliegia candita.

Minne di Sant'Agata
Minne di Sant’Agata

Come preparare le minne di Sant’Agata con la ricetta originale

  1. Per preparare le cassatelle di Sant’Agata cominciate dal pan di Spagna. Montate l’uovo con 50 g di zucchero, aiutandovi con le fruste elettriche o con una planetaria munita di frusta a filo, fino a che non risulteranno chiari e spumosi.
  2. Profumate con la scorza grattugiata dell’arancia.
  3. Unite quindi la farina setacciata, poco per volta e sempre mescolando dal basso verso l’alto.
  4. Versate in una teglia del diametro di 20 cm e cuocete a 200°C per 7 minuti.
  5. Nel frattempo preparate la crema per la farcitura mescolando la ricotta, le gocce di cioccolato, lo zucchero e i canditi.
  6. Una volta che tutti gli ingredienti sono pronti, procedete con l’assemblaggio. Stendete la pasta reale verde fino a 2 mm di spessore e con un coppapasta ricavate dei cerchi di 3 cm più grandi rispetto allo stampo a cupola che utilizzerete (vi consigliamo quelli di silicone di diametro circa 6 cm).
  7. Adagiate la pasta reale nello stampo e livellate per bene la superficie. Non devono esserci crepe.
  8. Versate il ripieno di ricotta, lasciando circa mezzo centimetro dal bordo.
  9. Tagliate il pan di spagna in due dischi e con un coppapasta del diametro dello stampo (6 cm se seguite le indicazioni sopra) ricavate 12 dischi di pan di spagna.
  10. Adagiatelo a coprire la crema, premendo leggermente.
  11. Imbevetelo poi con un cucchiaino di limoncello (o altro liquore a piacere).
  12. Con delicatezza estraete i dolci dallo stampo e adagiateli su una gratella.
  13. Preparate la glassa mescolando lo zucchero a velo con l’acqua e lasciatela colare sulle minne. Per un risultato più uniforme potete glassare i dolci un paio di volte.
  14. Decorate con mezza ciliegia candita e lasciate asciugare all’aria per un paio di ore.

Le minne di Sant’Agata ricordano per gusto e preparazione la cassata siciliana: cosa ne dite di provare entrambe? Inoltre, alcune versioni del dolce vengono preparate con la pasta frolla. Si crea dapprima la cupola nello stampo, si farcisce con la crema di ricotta e poi si richiude con altra frolla. Solo dopo la cottura si procede con la copertura a base di pasta reale e glassa di zucchero.

Conservazione

Le cassatelle di Sant’Agata si conservano in frigorifero per 2-3 giorni. Si sconsiglia di congelarle.

0/5 (0 Recensioni)

Riproduzione riservata © 2024 - PC

ultimo aggiornamento: 26 Febbraio 2021 16:30

I commenti dei nostri lettori

0 Commenti
Più vecchi
Più recenti
Feedback in Linea
Visualizza tutti i commenti

Piatti tipici spagnoli: un viaggio culinario nella penisola iberica